Stupisce perché inaspettata
I comuni ai piedi della Bisalta sono il luogo ideale per passeggiate a piedi, in bicicletta, a cavallo che riservano sorprese inaspettate spesso un po’ nascoste nei boschi o lungo le antiche vie di comunicazione, oggi perlopiù tranquille stradine di campagna: si possono incontrare resti di antichi castelli medievali e di torri di avvistamento, cappelle e chiese campestri che custodiscono affreschi pregevoli o santuari dedicati al culto mariano o siti in zone panoramiche.
Nei piccoli centri si possono visitare sale museali dedicate a personaggi della storia minore, alle produzioni artigianali tipiche, piccoli musei etnografici che raccontano la realtà contadina e montana. Si possono seguire percorsi tematici alla scoperta di case e chiese certosine, fontane, antichi mulini e piloni votivi o ripercorrere i sentieri partigiani verso i luoghi simbolo della Resistenza.
Anche la lingua riserva sorprese: siamo infatti ai confini dell’area linguistica occitana, l’antica lingua dei trovatori.
Qui piemontese e occitano si mescolano con esiti spesso assai originali che si ritrovano nei toponimi, nelle filastrocche, nei modi di dire e negli scioglilingua.